Si distende naturalmente sotto le pendici del monte Erice, protendendosi verso il mare, davanti all’arcipelago delle Egadi. Un bacino naturale creato dall’azione dinamica degli elementi naturali, che nel corso dei secoli l’uomo ha modificato, ponendovi le basi per farne il porto del futuro. Trapani abbracciata al mare dal quale è legata per cultura e tradizione, non può fare altro che continuare a sviluppare le logiche economiche e commerciali attraverso il suo porto. L’attuale configurazione del porto prende corpo dopo la realizzazione delle Banchine Settentrionali e del molo della Sanità, per proseguire con la scogliera a difesa a nord dell’abitato, con l’escavazione dei fondali del canale d’accesso e del bacino interno, con la costruzione della scogliera del Ronciglio e del Lazzaretto, e successivamente, con le banchine poste al meridione nella zona del Ronciglio collegate da un ponte sul canale di mezzo. Sicuramente è da annoverare tra i porti croceristici di maggiore interesse per la ricchezza di luoghi e dei siti archeologici dell’entroterra. Erice, Segesta, Mozia, Selinunte, le Egadi, le Saline. Struttura moderna ed efficiente che consente di svolgere le operazioni portuali di imbarco e sbarco delle merci con ordine e celerità. Le banchine sono attrezzate per la movimentazione di qualsiasi tipologia di merce e sono in grado di offrire una gamma di servizi completa e di qualità. Inoltre, l’ottimo collegamento viario e la vicinanza di due dei maggiori scali aeroportuali, consente di avere una immediata interfaccia per continuare verso le principali direttrici di traffico Italiane, europee e di tutto il mediterraneo. Lo scalo Trapanese può esprimersi in tutti i settori del trasporto e delle attività industriali e nautiche. (containers, rinfuse secche, rinfuse liquide, merci convenzionali, passeggeri, rotabili (Ro/Ro), pesca e diporto). L’attenta programmazione attraverso il piano regolatore portuale, strumento flessibile di ampio respiro, consentirà al porto di Trapani di avere a breve termine tutte quelle infrastrutture necessarie per affrontare, a costi concorrenziali, le sfide in campo economico e industriale del settore marittimo. In particolare il piano Regolatore Portuale prevede: La costruzione della banchina a ponente dello sporgente ronciglio per 250 mt – Il completamento della banchina A.S.I. per 1000 mt – La realizzazione del porto turistico lungo il viale Regina Elena – In relazione al porto turistico Internazionale tra il “Lazzaretto e la Colombaia” il potenziamento delle strutture di supporto all’attività dei cantieri con interventi di ampliamento ed ammodernamento; - Il collegamento ferroviario smistamento merci; - Il potenziamento della Diga Foranea di sopraflutto e la realizzazione di quella di sottoflutto:- il potenziamento delle infrastrutture a servizio della pesca; - L’acquisizione di circa 150.000 mq. Di aree a ridosso delle banchine per lo stoccaggio e movimentazione delle merci. Considerati gli interventi in corso, quelli programmati, finanziati e quelli previsti, non si può che confermare che Trapani e il suo porto sono destinati a recitare un ruolo da protagonista nel quadro dei collegamenti Nazionali e Internazionali che coinvolgono tutte le attività industriali e nautiche.